E’ pericoloso bere caffè in gravidanza? O, al contrario, potrebbe portare dei benefici? La caffeina rappresenta una sostanza stimolante che si trova in alimenti, bevande e non solo. In origine si trova nei semi, nelle foglie e nei frutti di più di 60 piante e si rileva anche in alcuni estratti erboristici, tra questi il tè. Caffeina e teina, infatti, sono la stessa cosa.

La teina è un alcaloide presente in piante, caffè, tè, cacao, cola, guaranà e mate. Nelle foglie di tè sono presenti tre differenti alcaloidi: caffeina, teofilina e teobromina. La caffeina è quella più presente e che maggiormente va ad impattare sul sistema nervoso dell’individuo.

La differenza tra la caffeina presente in una tazzina di caffè e la caffeina presente in una tazza di tè è che, mentre nel primo caso viene assimilata più rapidamente e i suoi effetti sono visibili già dopo 20 o 30 minuti dall’assunzione, nel secondo caso, invece, la caffeina presente in una tazza di tè contiene tannini che ne riducono l’effetto e, per tale motivo, viene assimilata più lentamente.

Quali sono i benefici che può offrire il caffè?Scopriamoli insieme:

  • La perdita di peso grazie alla sua capacità di sopprimere per un certo limite di tempo, il senso di fame;
  • Il consumo moderato può migliorare la capacità di attenzione nell’individuo;
  • Possiede un effetto stimolante e di miglioramento della performance durante il workout;
  • A livello cerebrale, rappresenta un valido supporto per le funzioni cognitive rallentando gli effetti di invecchiamento;
  • Il suo consumo costante, ma moderato, può essere considerato elemento di protezione contro il rischio di sviluppare possibili malattie;
  • Chi consuma più caffè ha un rischio più basso di soffrire di calcoli renali.

Oggi il caffè è considerato una bevanda fondamentale che accompagna le nostre giornate, alla quale non possiamo fare a meno.

In situazioni di gravidanza c’è la probabilità che venga richiesto di fare una rinuncia momentanea di esso o di ridurlo a livello quantitativo. Una possibile alternativa al caffè in gravidanza potrebbe essere il decaffeinato, che si produce attraverso un processo definito ad acqua o svizzero.

Tale metodo segue questo procedimento: il caffè viene immerso in un estratto di caffè verde, privo di caffeina. Dopo che la caffeina nel caffè filtra nella massa verde, il caffè può essere essiccato e dunque, venduto. Il sapore è quello del caffè, ma la differenza è che risulta privo di caffeina.

Caffè si o no? Qual è la giusta dose di caffè da assumere in gravidanza?

Nonostante l’uso di caffè è fortemente sconsigliato durante la gravidanza, è possibile assumerne una giusta dose, senza generare privazione nelle persone che lo bevono con una certa costanza. A tal proposito, gli esperti raccomandano di non superare una dose giornaliera di 200-300 mg.

Se si considera che solo una tazzina di caffè contiene circa 100 milligrammi di caffeina, per raggiungere la dose giornaliera massima, qual è la dose massima che di caffè che si può assumere in gravidanza? La donna incinta non dovrà superare le 2/3 tazzine di caffè al giorno per far sì che non venga compromessa la sua salute e quella del bambino.

E’ bene tenere a mente che la caffeina, come è stato precedentemente detto, non si trova soltanto nel caffè e quindi, se verrà consumato un alimento al di fuori del caffè contenente caffeina, si dovrà tener presente quest’azione riducendo, nel caso, il numero di tazzine giornaliere.

Per quanto riguarda il suo consumo durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza alcuni studi hanno dimostrato che, superando la dose giornaliera di caffeina, la donna potrebbe incorrere in un possibile rischio di aborto spontaneo. Mentre, durante il terzo trimestre, potrebbe incorrere in una pirosi gastrica, un disturbo simile a un bruciore all’altezza dell’esofago, talvolta associato a un reflusso.

Di seguito, la quantità media di caffeina presente negli alimenti e nelle bevande che siamo soliti consumare:

  • Caffè espresso:60-80 mg;
  • Caffè decaffeinato:2-5 mg;
  • Tè nero (240 ml) 40-120 mg;
  • Tè in lattina (330 ml circa) 15-30 mg;
  • Coca-cola, Pepsi (una lattina) 35-40 mg;
  • Red Bull (una lattina, 250 ml) 80 mg;
  • Cioccolato al latte (43 g) 9 mg;

I possibili rischi che può causare il caffè in gravidanza se si supera la dose indicata

Come si può evincere da quanto precedentemente detto, il superamento della dose giornaliera di caffè può comportare rischi per la crescita e lo sviluppo del feto.

Ci sono studi che hanno dimostrato una corrispondenza tra assunzione di caffeina e esiti avversi durante la gravidanza. Come già detto in precedenza, un uso eccessivo di caffè aumenta il rischio di aborto spontaneo e non solo.

Il nascituro, infatti, potrebbe ritrovarsi in una condizione di sottopeso o, al contrario, di obesità o persino si può incorrere in un parto prematuro. A tal proposito, va precisato che, dopo il parto, la caffeina passa nel latte materno causando ipereccitabilità e difficoltà nel sonno del bambino.

Risulta perciò necessario mantenere, anche nella fase post-parto e di allattamento, la dose di 200-300 mg durante l’arco della giornata per garantire una crescita sana nel bambino senza incorrere in possibili rischi.